Lo Spyros Louis Stadium e quel particolare legame con lo sport italiano | Guerin sportivo

2021-11-17 09:47:51 By : Ms. Lulu Zhao

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Inaugurato nel 1982, ha ospitato tre finali di Coppa dei Campioni, tutte giocate da squadre locali. Nel 2004 è stato il cuore delle Olimpiadi

Nel cuore dell'Attica, pochi chilometri a nord del luogo sacro dove furono poste le basi della democrazia e della civiltà occidentale, dove camminarono Pericle, Socrate, Fidia e Alcibiade, dal 1982 sorge lo Stadio Olimpico Spyros Louis. Stiamo ovviamente parlando dell'impianto di Atene, progettato nel 1979 in vista dei campionati di atletica leggera che si sarebbero svolti tre anni dopo, dedicato alla memoria dell'atleta greco Spyridon Louis, primo vincitore di una maratona ai Giochi Olimpici moderni. 

Nel corso della sua storia è stata teatro di una moltitudine di eventi sportivi tra cui vari eventi dei Giochi del Mediterraneo del 1991, dei Campionati mondiali di atletica leggera del 1997 e, naturalmente, delle Olimpiadi del 2004, su cui ci concentreremo maggiormente. Utilizzato dal 2003 per le partite dell'AEK ad Atene ea fasi alterne anche per quelle del Panathinaikos, può vantare, seppur indirettamente, un legame speciale con il calcio italiano. È stato infatti per tre volte sede della finale di Coppa dei Campioni/Campioni League, con una squadra italiana che ha partecipato a ciascuna delle edizioni. La prima risale al 25 maggio 1983, quando la Juventus di Trapattoni dovette arrendersi al gol di Amburgo e Magath, mentre le due successive videro trionfare entrambe le volte il Milan, contro il Barcellona il 18 maggio 1994 e contro il Liverpool il 18 maggio 1994. 23 maggio , 2007. 

In vista dei Giochi della XXVIII Olimpiade è stato ristrutturato modificandone radicalmente l'aspetto. I lavori di riqualificazione si sono svolti in un clima di scetticismo e polemica nei confronti del progetto di copertura dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava, ritenuto da molti troppo complicato. Il progetto prevedeva un enorme intreccio di tubi in acciaio e vetro blu di 304 metri di lunghezza, 206,7 metri di larghezza e 72 metri di altezza, per un peso complessivo di 18.000 tonnellate. La ristrutturazione è stata completata il 30 luglio 2004, appena due settimane dopo l'inizio dei giochi, rallentando inevitabilmente i lavori su campo e pista. In ogni caso, nonostante le polemiche, il tetto di Calatrava è un autentico capolavoro: formato da due semicoperture che lasciano solo la zona ellittica sotto la quale si trova il campo di gioco, poggia esclusivamente sui quattro punti in cui si trovano gli archi. intersecano, non avendo alcun contatto con il sistema preesistente. Dal 2004 lo stadio si trova all'interno dell'OAKA, un insieme di strutture che hanno rappresentato il vero cuore delle Olimpiadi. Tornando al suo rapporto con lo sport locale, l'Olimpiade nella capitale greca è stata la splendida cornice dell'arrivo trionfale di Stefano Baldini nella maratona olimpica il 29 agosto 2004, forse quella di maggior significato per un maratoneta, perché ripercorre il viaggio di Fidippide, il leggendario emerodromo che morì esausto subito dopo essere corso ad Atene dalla spiaggia di Maratona, per dire a tutti che l'invasore era stato sconfitto. 

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